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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

L' importanza dell'uso dell'acqua santa

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  L'uso dell'Acqua Santa è antichissimo. San Giustino infatti ci fa sapere nella sua 2ª Apologia che fin da suoi tempi, cioè al principio del II secolo ogni domenica si poneva gran cura perché dovunque si adunavano i fedeli non mancasse l'acqua benedetta con cui dal sacerdote venivano aspersi per essere sempre meglio purificati. E prima ancora di San Giustino, il papa San Alessandro comandò ai sacerdoti di benedire tutto il popolo coll'acqua santa. E dalle parole del suo decreto emerse che questa pratica era già in uso fin dai tempi apostolici. Il primo autore di questa istituzione è stato l'apostolo San Matteo. L'Acqua Santa si asperge dai Sacerdoti in cotta e stola, mischiando il sale coll'acqua, e recitando sopra di essa le orazioni prescritte dalla Chiesa. Si mischia il sale coll'acqua perché, essendo il sale il simbolo della prudenza e della incorruzione, e l'acqua simbolo di semplicità e purità, tutti coloro che di essa si aspergono restino

LE CONFESSIONI MAL FATTE

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  Questo articolo mette in risalto i veri patimenti di Gesù Cristo sofferti quando ci confessiamo male, rendendo la confessione invalida e sacrilega. Ogni volta che non nutriamo vero pentimento dei peccati commessi e cerchiamo di nasconderli al confessore, per vergogna o per timore di essere giudicati dal sacerdote sulla nostra “cattiva” condotta, feriamo gravemente il Sacro Cuore di Gesù, e confessandoci male, non solo non veniamo lavati nel sangue preziosissimo di Gesù dalle scorie presenti nel nostro cuore, ma peggio ancora commettiamo peccato mortale, perché la confessione fatta male è sacrilegio dinanzi a Dio, e nel giorno del giudizio particolare l’anima dovrà rispondere dinanzi alla Maestà Divina non solo dei peccati commessi ma anche delle confessioni sacrileghe, e qualora fossero state fatte delle comunioni sacrileghe dopo la confessione mal fatta, il peccato mortale sarà doppio.  La confessione è valida solo quando confessiamo con il vero pentimento del cuore tutti i peccati

I PERCHE' DELLA MORTE DEI BIMBI CHE SPESSO NON CI E' DATO CAPIRE SU QUESTA TERRA

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  Racconta don Giuseppe Tomaselli (erede di Padre Pio, sacerdote salesiano ed esorcista palermitano morto in concetto di santità nel 1989): « Un signore aveva ricevuto in dono da Dio 3 figli. Questo papà era molto devoto a San Giuseppe, il castissimo sposo della Beata Vergine Maria, e ogni 19 marzo era solito solennizzare la festa del Custode della Sacra Famiglia. Tuttavia un anno uno dei figli morì proprio nel giorno di San Giuseppe. L'anno dopo anche un altro figlio morì il 19 marzo. Quel pio papà continuò ad onorare San Giuseppe, ma all'avvicinarsi dell'anniversario dei precedenti due lutti temeva che anche il terzo ed ultimo figlio potesse morire.  Un giorno, mentre si trovava in campagna e rifletteva su questi lutti, ebbe una visione. Prima vide due giovanetti impiccati a un albero, poi apparve un angelo che gli disse che i suoi due figli deceduti, se fossero divenuti grandi, si sarebbero suicidati in quel modo, ma poiché era stato devoto a San Giuseppe, questo poten

LEGGETE QUESTO ARTICOLO PRIMA DELLA VOSTRA PROSSIMA MESSA

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  1–Al momento della morte, la vostra maggiore consolazione saranno le Messe a cui avete assistito durante la vostra vita. 2–Ogni Messa che avete ascoltato vi accompagnerà davanti al Tribunale Divino e vi aiuterà ad ottenere il perdono. 3–Con ogni Messa potete diminuire la pena temporale per i vostri peccati, proporzionalmente al fervore con cui la ascoltate. 4–Con la partecipazione devota alla Santa Messa, rendete l’omaggio migliore all’ umanità santissima di Nostro Signore. La Santa Messa ben ascoltata supera le vostre maggiori negligenze e omissioni. 5–Attraverso la Santa Messa ben ascoltata vengono perdonati tutti i vostri peccati veniali che siete decisi ad evitare, e molti altri dei quali neanche vi ricordate. Attraverso di essa il demonio perde il dominio su di voi. 6–Offrite una consolazione per le anime benedette del Purgatorio. 7–Una Messa ascoltata in vita vi porterà molto più profitto di molte che possano essere offerte per voi dopo la vostra morte. 8–Vi liber

Dell’offesa gravissima che si fa a Dio con la bestemmia. Meditazione molto edificante sul peccato contro il 2° comandamento: Non nominare il nome di Dio invano!

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  Tanti santi hanno espresso la loro concezione in merito alle gravi ripercussioni sulla propria anima e quella altrui procurata dalla bestemmia.   «La bestemmia attira la maledizione di Dio sulla tua casa ed è la via più sicura per andare all’  inferno.» «La bestemmia è il diavolo sulla tua bocca» «Attiri l’inferno sulla tua anima.» «Il diavolo non bestemmia come te...vattene!» (PADRE PIO) «Qualunque altro peccato diventa leggero se paragonato alla bestemmia» (SAN GIROLAMO) «La bestemmia è più grave ancora dell’uccisione di Gesù Cristo fatta dai giudei, perché i crocifissori di Gesù non sapevano quello che facevano e non conoscevano Gesù come vero Dio, mentre i bestemmiatori di solito sanno quello che dicono e conoscono chi è Dio» (SANT’ AGOSTINO)   «Tutti gli altri peccati nascono più o meno da fragilità o da ignoranza, ma la bestemmia procede da scelleratezza» (SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE)   «La bestemmia è il più enorme di tutti i peccati» (SAN TOMMA

100 ANNI DI PURGATORIO AD UN SACERDOTE CHE NON SI DISPOSE A RICEVERE GLI ULTIMI SACRAMENTI

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  Michele Alix parla di un ecclesiastico, il quale, invece di ricevere prontamente i soccorsi degli infermi, e di dare il buon esempio ai fedeli si rese colpevole di negligenza in questa parte e ne fù punito con cent'anni di Purgatorio. Trovandosi gravemente infermo ed in pericolo di morte, quel povero prete avrebbe dovuto riconoscere il suo stato e chiedere assai per tempo i soccorsi dalla Chiesa riservati ai suoi figli per l'ora estrema. Niente fece; e, sia che, per una illusione troppo comune agli infermi, non volesse confessare la gravezza della sua situazione, sia che subisse quel fatale pregiudizio che a tanti fedeli cristiani fa temere di ricevere gli ultimi sacramenti, egli mai li chiedeva, né pensava a riceverli. Ma si conoscono le sorprese della morte: l'infelice differì e tanto tardò che morì senza aver il tempo di ricevere né Viatico, né Olio Santo. Ora, Dio volle in questa circostanza dar un grande avvertimento. Lo stesso defunto rivelò ad un confratello che er

Solennità delle Sante Reliquie ... Scopriamo insieme l'importanza di questa ricorrenza del 5 Novembre

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  Dottrina della Chiesa sulle reliquie. La morte prepara la messe per il cielo   Se avessimo gli occhi degli Angeli noi vedremmo il mondo come un campo immenso, seminato per la risurrezione. La morte di Abele aprì il primo solco e da allora la seminagione continuò senza soste in tutti i luoghi. Quali tesori chiude già in sé questa terra di fatica e di infermità! Quale messe promette per il cielo, appena il Sole di giustizia farà sorgere dalla zolla le spighe della salute, mature per la gloria! Non dobbiamo quindi stupire se la Chiesa benedice e dirige essa stessa la deposizione del prezioso frumento nel solco. Glorificazione di Santi. La Chiesa però non si contenta di seminare continuamente e qualche volta, impaziente per l'attesa, toglie dalla terra il grano più scelto che vi aveva deposto e con il suo infallibile discernimento, che la preserva da errore, libera dal fango il germe immortale, gli preannunzia le meraviglie dell'avvenire, e raccogliendolo nell'oro e