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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

PERCHE’ I CRISTIANI HANNO PAURA DEL VIATICO?

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  Una piaga, che non è rara e che deve sparire dal popolo cristiano, è la poca stima, anzi la paura del Santo Viatico. Viatico vuol dire «cibo per il viaggio». Presto o tardi bisogna partire da questo mondo; si muore. Il Cibo Celeste se sempre è necessario durante la vita, lo è specialmente alla fine. Come si ha il dovere di comunicarsi almeno una volta l'anno nella Pasqua, così si ha lo stretto dovere di comunicarsi in prossimità della morte. Questo dovere incombe agli ammalati gravi; ma siccome per delicatezza (...se lodevole o riprovevole, ognuno giudichi... si nasconde agli infermi la gravità del loro stato, costoro, già prossimi a morire, si cullano nella falsa speranza di guarire e non si danno pensiero di comunicarsi, ovvero rimandano a quando potranno andare in chiesa. Frattanto sopraggiunge la morte e passano all'eternità senza Viatico. Stando così le cose, è dovere e grande responsabilità dei parenti il disporre l'infermo al Viatico, facendone vedere i gra

IMPORTANTE: Annuncio pubblicitario personale! Promozione del mio secondo libro

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  Carissimi  desidero condividere con tutti voi un annuncio pubblicitario personale che mi sta molto a cuore. Da pochi giorni è disponibile il mio secondo libro su tutti gli store e librerie online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, ecc), è un piccolo ma intenso concentrato di Mariologia, è totalmente centrato sulla devozione alla nostra Mamma Celeste: la Beata Vergine Maria, focalizzando su tutti i momenti salienti della vita di Maria, dall’infanzia, i suoi rapporti con i genitori, i dogmi mariani, il soccorso alle anime del Purgatorio, e tanto altro ancora, è un libro tutto da scoprire. Pertanto c’è un intero capitolo con una consistente raccolta di preghiere, molte delle quali anche inedite, e la ciliegina sulla torta è l’INNO DI DANTE ALIGHIERI ALLA BEATA VERGINE MARIA tratto dalla Divina Commedia! Il libro s’intitola: L’UNIVERSALE MEDIAZIONE E REGALITA’ DI MARIA (ISPIRATA AI PENSIERI DEI SANTI E DEI SOMMI PONTEFICI), è molto semplice nella sua struttura, ha un linguaggio acces

L'ignoranza è la fonte di svariati tipi di peccati

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  L'ignoranza è causa di peccato in diversi modi .  L'ignoranza può essere  causa di peccato; è riconducibile al genere della causa motrice. I motori muovono per sé o accidentalmente. Vero motore è il generante, che dà ai corpi la forma, in ragione della quale si muovono. Motore accidentale è chi toglie ciò che impedisce il movimento, per es. chi, rimuovendo una colonna, fa cadere giù la pietra, che vi stava sopra. La conoscenza della morale ci guida verso il bene e c'impedisce di fare il male e l'ignoranza della morale causa il peccato come ciò che rimuove l'impedimento. La scienza morale è universale e particolare . Con la scienza universale si sa se un atto è buono o cattivo. L'ignoranza di questa scienza impedisce di distinguere tra atto buono e cattivo. Se l'ignoranza è colpevole, è causa come ciò che rimuove l'impedimento. La scienza particolare fa conoscere le circostanze dell'atto e impedisce di commettere un determinato a

DOVRESTI MORIRE E ANDARE ALL'INFERNO, MA TI ASPETTA MISERICORDIA PERCHÉ HAI FATTO I PRIMI 9 VENERDÌ DEL MESE!

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  Durante il fascismo c'era a Catania, quale federale onnipotente per tutta la provincia l'avvocato Pietro Angelo M. di pessimi costumi. Tra le innumerevoli sue malefatte un giorno aveva dato uno schiaffo a un mio amico perché portava nel petto il distintivo di Azione Cattolica; glielo aveva strappato, gettato per terra e pestato dicendo: Ora va a dirlo al tuo Vescovo! Un giorno d'estate durante la guerra, assistendo con la sigaretta accesa nella sua villa di Trecastagni al travaso di benzina da una macchina all'altra fatto dal suo autista, la benzina s'incendiò. L'autista con un salto si salvò; Pietro Angelo M. fu avvolto dalle fiamme. Accorsi con delle coperte i familiari gli spensero le fiamme addosso, e quindi lo ricoverarono all'Ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Le fiamme gli avevano bruciato tutta la pelle. Il Pietro Angelo M. non poté essere coperto con lenzuola perché vi si appiccicavano le carni. Dovette essere messo sopra una incerat