DOVRESTI MORIRE E ANDARE ALL'INFERNO, MA TI ASPETTA MISERICORDIA PERCHÉ HAI FATTO I PRIMI 9 VENERDÌ DEL MESE!

 



Durante il fascismo c'era a Catania, quale federale onnipotente per tutta la provincia l'avvocato Pietro Angelo M. di pessimi costumi. Tra le innumerevoli sue malefatte un giorno aveva dato uno schiaffo a un mio amico perché portava nel petto il distintivo di Azione Cattolica; glielo aveva strappato, gettato per terra e pestato dicendo: Ora va a dirlo al tuo Vescovo!

Un giorno d'estate durante la guerra, assistendo con la sigaretta accesa nella sua villa di Trecastagni al travaso di benzina da una macchina all'altra fatto dal suo autista, la benzina s'incendiò.

L'autista con un salto si salvò; Pietro Angelo M. fu avvolto dalle fiamme.

Accorsi con delle coperte i familiari gli spensero le fiamme addosso, e quindi lo ricoverarono all'Ospedale Vittorio Emanuele di Catania.

Le fiamme gli avevano bruciato tutta la pelle.

Il Pietro Angelo M. non poté essere coperto con lenzuola perché vi si appiccicavano le carni. Dovette essere messo sopra una incerata e coperto con un'altra incerata.

Chiese subito un prete.

Nella stanza accanto alla sua c'era ricoverato il sacerdote Don Consoli Giuseppe, mio intimo amico, attualmente residente nella Chiesa S. Giuliano in via Crociferi a Catania.

 

Egli accorse subito. Pietro Angelo M. gli disse:

- Quando fui avvolto dalle fiamme sentii una voce: «Dovresti morire e andare all'inferno, ma ti aspetta misericordia perché hai fatto i 9 venerdì».

Quindi si confessò e comunicò con grande pentimento e devozione.

- Non volle ricevere nessuno: né amanti, né amici, ma soltanto il sacerdote don Consoli.

Per i tormenti si torceva come un verme, ma ripeteva continuamente:

- Me lo merito! Me lo merito! Me lo merito! Sopravvisse 15 giorni in quei tormenti e morì pienamente rassegnato e riconciliato.

 

Chiunque ha fatto bene i 9 venerdì si salverà, anche se dopo dovesse divenire un grandissimo peccatore. Ma i peccati si pagano tutti e duramente o in questa vita, o nel purgatorio. Però infinitamente meglio qualunque tormento in vita o anche 100 anni di purgatorio, che l'inferno!

 

(DAL LIBRO : Sopravviverò di padre Ildebrando Sant'Angelo)

 

Commenti

Post popolari in questo blog

LA SANTA VERGINE NON È MORTA. LEI È SALITA IN CIELO CON IL SUO CORPO E LA SUA ANIMA. IL PICCOLO GILLES BOUHOURS E IL DOGMA DELL'ASSUNZIONE DI MARIA.

QUATTORDICI SCUSE PER NON CONFESSARSI E LE RELATIVE RISPOSTE

IL SILENZIO UN GRANDE ESORCISMO CONTRO SATANA... di fra Emiliano Antenucci