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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

La Bibbia e i tatuaggi (di Betty Miller)

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  La Bibbia parla dei tatuaggi in Levitico 19:28, e dice: “Non vi farete incisioni nella carne, né vi farete tatuaggi addosso, io sono il Signore”. Io so che per qualcuno sarà difficile quest’insegnamento perché ormai i tatuaggi sono diventati una pratica molto usata nella nostra società. Ad ogni modo se la società approva qualcosa ciò non significa che quella cosa sia giusta agli occhi di Dio. La nostra società in generale approva anche l’aborto e il divorzio come giusto. La Bibbia però dice chiaramente che Dio non approva queste cose. In pratica con quest’insegnamento non sto cercando di condannare chi ha un tatuaggio ma avvertire chi pensa di farsene uno. Dio ci ama, e, anche quando commettiamo degli errori con poco giudizio, lui non ci condanna, ma prova di aiutarci per le conseguenze di questi errori. Avere un tatuaggio non allontana nessuno dal servire il Signore. Noi sappiamo bene che ci sono molti buoni cristiani che hanno un tatuaggio e stanno servendo lo stesso il Signore e

IL DOLORE, L’UMILIAZIONE E IL TRAMONTO LUMINOSO DI SANTA RITA

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  Tratto dal libricino SANTA RITA, del ser vo di Dio Don Giuseppe Tomaselli (esorcista, servo di Padre Pio ed erede di Don Bosco). Gesù suole dare alle anime più affezionate a Lui dolori, umiliazioni e prove. Egli è il Martire del Golgota e vuole martiri coloro che predilige. Ma mentre pare che tratti duramente i suoi amanti, li rende felici anche in questa valle di lacrime. Fortunate le anime che comprendono la condotta di Gesù e sono docili alla sua grazia! Rita, illuminata dallo Spirito Santo, comprese la preziosità della Croce e corrispose ai disegni di Dio. Nella sua profonda umiltà avrebbe voluto conservare il segreto sui misteriosi doni ricevuti da Dio; ma non tutto poteva restare nascosto. La ferita alla fronte le produceva continuo dolore; non si rimarginava mai e non poteva essere curata da nessun farmaco. Gesù volle che al dolore si unisse l'umiliazione. Allora la ferita cominciò ad imputridire, sino al punto che ne uscivano dei piccoli vermi; la stimmata

MIRACOLO DELLA MADONNA DI FATIMA A PADRE PIO

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  Il 5 agosto del 1959 è una di quelle date fatidiche che rientrano negli avvenimenti più cari della vita di Padre Pio. Arriva finalmente a S.Giovanni Rotondo, la statua della Madonna di Fatima che viene portata in elicottero in tutti i capoluoghi di provincia. Per S.Giovanni Rotondo viene fatta un’eccezione. Preparata da una serie di brevi catechesi svolte proprio da Padre Pio ammalato, la visita si rivela carica di suggestione oltre che di affetto verso la Madonna. Durante la mattinata del 6 agosto il Padre può scendere in chiesa, soffermandosi più volte, seduto perché sfinito e seriamente malato, dinanzi all’immagine della Madonna di Fatima. E, quale gesto affettuoso di tenerezza filiale offre, al bianco simulacro di Maria, la corona del rosario. E’ il momento topico della visita del simulacro della Madonna a S.Giovanni. La statua viene abbassata fino al viso del Padre che finalmente la può baciare teneramente. E’ lo stesso uomo, lo stesso innamorato di Maria, il sacerdote, che qu

Perché non c'è più Religione nel mondo?!

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  "Che cosa bisogna fare per uscire da questa situazione?", chiese l'esorcista.   "Occorre pregare. Soprattutto in famiglia. Guardare meno televisione e pregare di più. Soprattutto il Rosario", rispose il diavolo.   "E' vero che molti programmi televisivi sono tuoi? Rispondi in nome di Gesù Cristo!"   "E' vero!", rispose con un sorriso sardonico il diavolo.   Attilia, continuando a sbuffare, allungò le gambe e diede qualche colpo ritmico col piede.   "Come mai in Europa vi è una massiccia immigrazione musulmana?"   "Perché certi politici la favoriscono per distruggere i valori cattolici", rispose il demonio.   "Ci sono dei preti che ti appartengono? Che militano nella setta della Bestia? Rispondi in nome di Dio!!".   "Sì. Molti!", rispose compiaciuta l'anima dannata assumendo una inspiegabile fattezza del volto, impossibile da riprodurre naturalmente. Evidente

† PREGHIERA A S. PIETRO CANISIO PER CONSERVARE LA VERA FEDE †

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Professo davanti a voi la mia fede, Padre e Signore del Cielo e della terra, mio Creatore e Redentore, mia forza e mia salvezza, che fin dai miei più teneri anni non avete cessato di nutrirmi col sacro pane della vostra Parola e di confortare il mio cuore, affinché non vagassi errando con le pecore traviate che sono senza Pastore. Voi mi raccoglieste nel seno della vostra Chiesa; raccolto, mi educaste; educato, mi conservaste insegnandomi con la voce di quei Pastori nei quali volete essere ascoltato e ubbidito, come di persona, dai vostri fedeli. Confesso ad alta voce per la mia salvezza tutto quello che i cattolici hanno sempre a buon diritto creduto nel loro cuore. Ho in abominio Lutero, detesto Calvino, maledico tutti gli eretici; non voglio avere nulla in comune con loro, perché non parlano né sentono rettamente, e non posseggono la sola regola della vera Fede propostaci dall’unica, santa, cattolica, apostolica e romana Chiesa. Mi unisco invece nella comunione, abbraccio la fed