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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

CHI AMMETTE LA REINCARNAZIONE E' FUORI DALLA CHIESA CATTOLICA

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Non dimenticate che la grande bestia é troppo intelligente e può mettere tutti nel sacco! Per tirare nella sua rete gl'incauti e gl'ignoranti, può dare una serie di buoni insegnamenti per acquistare credito. Nel contempo lancia un errore col quale può annullare ogni bene. Vi porto un esempio. Anni or sono a Catania, alla presenza di parecchi intellettuali, lo spirito dettò due libri per intero, libri che sono conservati come manoscritti e di cui a me fu regalata una copia. Uno porta il titolo « Vita e morte » e l'altro «Ciò che si opera». Un brano è il seguente: Voi uomini avete dieci dita alle mani, per ricordarvi che dieci sono i comandamenti di Dio; ricordate questo anche quando mirate i piedi. Avete due orecchie per sentire e giudicare rettamente, poiché la ragione non sempre è evidente. Avete due occhi, per ricordarvi di mirare il presente e di non trascurare il passato. Avete un naso e vi serva non per odorare il puzzolente fango del mondo, ma per app

PAPA INNOCENZO III e il suo secolare Purgatorio

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Santa Lutgarda di Tongres riferì di aver visto Innocenzo III avvolto nelle fiamme del Purgatorio, condannato a starvi fino al giorno del Giudizio se non fossero state offerte preghiere in suo suffragio. Il pontefice le raccontò di trovarsi in quella condizione per tre gravi colpe, di cui fu riferita solo la prima: mancando di umiltà, non aveva mai voluto chinare il capo durante la recita del Credo, all’atto del ricordo dell’Incarnazione di Nostro Signore. Innocenzo disse a Lutgarda di essersi salvato dall’Inferno per la devozione alla Beata Vergine, e ringraziò la santa per tutte le orazioni e i sacrifici da lei offerti per il suo pontificato, che ebbe pure meriti importanti, come il contrasto all’eresia catara e l’approvazione data oralmente a san Francesco per il suo nuovo Ordine. Sul Purgatorio disse: “Quanto è terribile! e durerà per secoli, a meno che voi non mi soccorriate. In nome di Maria, che mi ottenne il favore di venire a pregarvi, aiutatemi!” Riflessioni del

IL PURGATORIO descritto dalla mistica stigmatizzata tedesca Mechthild Thaller

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“Verso sera il mio angelo mi ha condotta attraverso una parte del Purgatorio. E’ terribile! Tutto il dolore terreno non è niente in confronto! L’incendio più grave non è niente rispetto a quelle braci che bruciano pur senza fiamma! Sono arrivata nell’angolo estremo e ho visto una parente che già da lungo tempo (è nata nel mio stesso anno) pensavo beata. Appartiene alle anime che devono soffrire più a lungo, che non ricevono che una goccia di tutte le messe celebrate per loro, che secondo la volontà di Dio non godranno dei frutti delle preghiere offerte e che non accettano alcuna consolazione perché sanno che per la giustizia di Dio devono subire le più terribili sofferenze. E’ una parte del Purgatorio dove anche gli angeli possono mettere piede solo durante i periodi santi dell’anno ecclesiastico, quando hanno il permesso di consolare i loro protetti di un tempo; un luogo di indicibili sospiri dolenti, di lacrime incandescenti, un luogo che dovrei definire inferno se non ci foss

Meditazione sul PECCATO DI OMISSIONE

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C'è un peccato che sempre confessiamo all'inizio di ogni celebrazione: "l'omissione!" L'omissione può essere sia nella carità che nella verità e per questo peccato un fratello o una sorella può morire o perdersi nell'inferno! Esempio: se un affamato o un assetato o una persona povera passa davanti a me ed io potendo aiutarla, ometto di farlo e poi questa persona muore, Dio non mi chiederà conto della sua morte? Non sono responsabile? Potevo dare vita e non l'ho data! La stessa cosa vale per la verità. Passa davanti a me un peccatore, conosco il suo peccato oppure pecca davanti a me e potendolo ammonire, correggere, dirgli una parola di Dio, ometto di farlo e poi questa persona muore nel suo peccato e finisce all'inferno, Dio non mi chiederà conto della sua perdizione? Non sono responsabile? Potevo indicare la via del Paradiso e non l'ho fatto! La reazione dell'altro, spetta all'altro. Se l'altro vuole accettare o rifiutar

Meditazione tratta dagli scritti della BEATA MARIA SERAFINA DEL SACRO CUORE (Clotilde Micheli)

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⁣ IL PADRE DI SUOR MARIA SERAFINA LE APPARVE PER TRE MESI CONSECUTIVI. Il padre di suor Maria Serafina apparve per tre mesi consecutivi alla figlia per chiedergli suffragi. Durante il primo mese, le compariva tutto circondato di fiamme, gridando: “Pietà figlia mia, abbi pietà di tuo padre! Guarda questa cisterna di fuoco in cui sono immerso! Siamo qui a soffrire in parecchie centinaia! Oh! Se si conoscesse che cosa sia il Purgatorio, si farebbe di tutto per evitarlo e per soccorrere le povere anime che vi sono racchiuse”. ... A volte in mezzo alle fiamme da cui era circondato, gridava: “Ho sete, ho sete!”.  Dal 14 ottobre in poi il defunto , anche se tormentato da grandi pene, sembrò che non fosse più circondato dalle fiamme. Si pensò allora che forse era passato a uno stato meno penoso del Purgatorio. Durante questo periodo disse un giorno alla figlia che i teologi non esagerano affatto, insegnando che i tormenti patiti dai martiri sono inferiori a quelli delle anime

Preghiera: ATTO DI RIPARAZIONE AL CUORE DIVINO DI GESU'

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† Umilmente prostrati davanti a Te, o Cuore divino di Gesù, ti rinnoviamo la nostra consacrazione ed intendiamo in questo modo riparare agli oltraggi degli uomini con un’accresciuta fedeltà ed un rinnovato amore a Te. Quanto più si bestemmieranno i tuoi santi misteri, tanto più li crederemo; quanto più l’empietà cercherà di soffocare la speranza, tanto più spereremo in Te, unica speranza degli uomini; quanto più i cuori ingrati resisteranno al tuo amore, tanto più noi ti ameremo, o Cuore divino amabilissimo. Quanto più sarà oltraggiata la tua infinita maestà, tanto più ti adoreremo; quanto più saranno dimenticati e trasgrediti i tuoi comandamenti, tanto più li osserveremo; quanto più saranno disprezzate le tue adorabili virtù, tanto più ci sforzeremo di praticarle, o Cuore divino modello di ogni virtù. Quanto più i tuoi sacramenti saranno abbandonati o disertati, tanto più li riceveremo con amore e rispetto; quanto più l’inferno si adopererà per la rovina delle an