Meditazione tratta dagli scritti della BEATA MARIA SERAFINA DEL SACRO CUORE (Clotilde Micheli)
IL PADRE DI SUOR MARIA SERAFINA LE APPARVE PER TRE MESI CONSECUTIVI.
IL PADRE DI SUOR MARIA SERAFINA LE APPARVE PER TRE MESI CONSECUTIVI.
Il padre di suor Maria Serafina apparve per tre mesi consecutivi alla figlia per chiedergli suffragi. Durante il primo mese, le compariva tutto circondato di fiamme, gridando: “Pietà figlia mia, abbi pietà di tuo padre! Guarda questa cisterna di fuoco in cui sono immerso! Siamo qui a soffrire in parecchie centinaia! Oh! Se si conoscesse che cosa sia il Purgatorio, si farebbe di tutto per evitarlo e per soccorrere le povere anime che vi sono racchiuse”.
... A volte in mezzo alle fiamme da cui era circondato, gridava: “Ho sete, ho sete!”.
Dal 14 ottobre in poi il defunto , anche se tormentato da grandi pene, sembrò che non fosse più circondato dalle fiamme. Si pensò allora che forse era passato a uno stato meno penoso del Purgatorio. Durante questo periodo disse un giorno alla figlia che i teologi non esagerano affatto, insegnando che i tormenti patiti dai martiri sono inferiori a quelli delle anime del Purgatorio. Alla vigilia della solennità di Ognissanti, dietro comando del confessore, suor Maria Serafina chiese su quale argomento sarebbe stato meglio predicare nel giorno della festa. Il padre defunto rispose: “Ahimè! Gli uomini non sanno o non credono abbastanza che il fuoco del Purgatorio è simile a quello dell’inferno; se potesse ogni mortale fare una visita sola in quel carcere, non si commetterebbe più un sol peccato veniale, tanto è punito rigorosamente!”.
Il 30 novembre la religiosa sentì il padre ripetere: “Mi pare un’eternità che sono qui, la mia pena più grande in questo momento è una sete di Dio che mi divora e un desiderio irrefrenabile di possederlo; ed ogni volta che mi slancio verso di lui mi sento sempre respinto nel’abisso, poiché la mia pena non è ancora compiuta”. Forse la sua purificazione iniziava a giungere alla conclusione, tanto che il 5 dicembre apparve tutto splendido con solo un’aureola di tristezza.
Dal 5 al 12 dicembre non apparve più, ma dal 12 al 15 si mostrò sempre più splendente, nel momento dell’elevazione del calice, apparve per l’ultima volta, circondato di luce e di beatitudine, dicendo a sua figlia: “Il tempo dell’espiazione è compiuto, ed io vengo a ringraziare te e l’intera comunità delle preghiere e dei suffragi fatti per l’anima mia. Pregherò in Cielo per tutte voi, e per te, mia cara figlia, impetrerò una sottomissione perfetta alla divina volontà e la grazia di entrare in Cielo senza passare per le pene del Purgatorio”.
Preghiera:
OFFERTA DELLA PASSIONE DI CRISTO PER I DEFUNTI
† Rivolgi lo sguardo, o Padre misericordioso, dall'alta sede della tua grandezza alle misere
Anime rinchiuse nel Purgatorio. Rimira le pene, onde così dolorosamente sono tormentate;
considera i gemiti e le lagrime che mandano a Te; odi le preci e le suppliche con le quali
implorano la tua misericordia, e sii propizio ai loro peccati. Tu ricorda, o piissimo Padre, del
copiosissimo Sangue che sparse il tuo Figliuolo nell'acerbissima Passione e morte, che
sostenne per esse, ed abbi misericordia di loro. Per tutti i peccati che commisero Ti offro in
risarcimento la santissima vita del tuo dilettissimo Figlio; per le loro negligenze accogli i suoi
ferventissimi desiderii; per le omissioni di fare il bene gradisci l'abbondanza de' suoi meriti;
per ogni altra ingiuria che Ti è stata fatta, Ti offro tutte le compiacenze che Ti diede in tutte le
sue opere. Finalmente per tutte le pene, a cui soggiaciono con tanto loro dolore, Ti offro tutte
le penitenze, i digiunii, le vigilie, le orazioni, le fatiche, le afflizioni, le lividure, le ferite, la
Passione e la Morte, che innocentissimamente e volonterosamente sostenne, pregandoti che
per tali offerte le conduca agli eterni gaudii †
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