"NE MANDA PIU' ALL'INFERNO LA MISERICORDIA DI DIO CHE NON LA SUA GIUSTIZIA" Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
LA MISERICORDIA MALE INTERPRETATA E' FATALE. E OGGI E' QUEL TEMPO DELLA CONFUSIONE...
"Sant'Agostino
dice che il demonio inganna gli uomini in due modi: con la disperazione e con
la speranza. Dopo il peccato, tenta il peccatore alla disperazione con il
terrore della divina giustizia; ma prima di peccare spinge l'anima al peccato
con la speranza nella divina misericordia. Perciò il Santo ammonisce: «Dopo il
peccato, spera nella misericordia, prima del peccato, abbi timore della
giustizia». Infatti non merita misericordia chi si serve della misericordia di
Dio per offenderlo. Dio usa misericordia con chi lo teme, non con chi si serve
di essa per non temerlo.
È
difficile trovare una persona così disperata, che voglia veramente dannarsi. I
peccatori vogliono peccare senza perdere la speranza di salvarsi. Peccano
dicendo: «Dio è misericordioso; farò questo peccato e poi mi confesserò». «Farò
ciò che mi piace, tanto Dio è buono»: cosi parlano i peccatori, come scrive
sant'Agostino. Però tanti con questo modo di pensare sono finiti male. Dice il
Signore: Non dire: «La sua misericordia è grande; mi perdonerà i molti peccati»
(Sir 5,6). Non dire: «Per quanti peccati io possa commettere, con un atto di
dolore sarò perdonato!» E perché? Poiché ci sono presso di lui misericordia e
ira, il suo sdegno si riverserà sui peccatori. Dio pur essendo misericordioso,
è anche giusto... Dio promette la sua misericordia a chi lo teme, non a chi
abusa di essa. La sua misericordia si stende su quelli che lo temono (Lc 1,50),
cantò la Madre di Dio. Agli ostinati Dio minaccia la giustizia. [...]
Insomma,
dice San Paolo, non ci si può prendere gioco di Dio (Gal 6,7). Non si può offenderlo
continuamente con proposito e poi pretendere il Paradiso. Ciascuno raccoglierà
quello che avrà seminato: chi semina peccati non ha motivo di sperare altro che
il castigo da scontare nell'inferno. La rete con la quale il demonio trascina
le anime all'inferno e l'inganno sibilato attraverso le parole: «Peccate pure
liberamente, perché vi salverete nonostante tutti i peccati». Dio detesta la
speranza di chi si ostina al peccato poiché la loro speranza è abominio. Una
tale speranza provoca Dio al castigo, meritato da chi, abusando della sua
bontà, lo ha offeso in tutti i modi.
S.
Alfonso Maria de' Liguori
Non
già il male che abbiamo fatto ci tiene lontano da Dio, bensì il persistere nel
male. Chi torna a Dio, come la Maddalena e San Paolo, accetta volentieri la
disciplina che gli consentirà di mutare le sue precedenti tendenze. La
mortificazione è proficua, ma solo se è compiuta per amore di Dio.
L’autodisciplina è soltanto un mezzo il cui fine è un più grande amore di Dio.
Come la perfezione della rosa e non già la sua distruzione è lo scopo della
potatura, così l’unione con Dio è lo scopo dell’autodisciplina.
Venerabile
Fulton J Sheen
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