MEGLIO ENTRARE STORPIO IN PARADISO PIUTTOSTO CHE ENTRARE CON DUE GAMBE ALL'INFERNO
Nel mondo accadono eventi terribili, e quando li leggiamo nel giornale, ci ritorna sempre la domanda: "Dio? Ma come può permettere tutto ciò?"
La domanda diventa molto più angosciosa
quando siamo toccati personalmente: Magari uno dei nostri bambini che amiamo ci
viene preso. Oppure ci viene inferto un colpo talmente duro da sconvolgere
tutta la nostra vita. Allora la domanda non è più teorica, ma brucia come un
fuoco dentro di noi: "Perché mi è accaduto questo? Come ha potuto Dio
farmi una cosa simile?" Non troveremo riposo finché non avremo la
risposta.
Fu qui che un giorno un minatore di nome Amsel mi aiutò enormemente:
«Era un uomo grande e forte, e non si preoccupava né di Dio né del diavolo. Ma un giorno rimase coinvolto nel crollo di una galleria. Mi fu riferito che era rimasto paralizzato agli arti inferiori. Così mi misi in cammino per rendergli visita. Lo trovai nel suo appartamento, seduto su una sedia a rotelle, circondato da alcuni compagni. Quando mi vide alla porta si mise a sbraitare: "Ah, eccoti, prete dei miei stivali! E dov'era il tuo buon Dio quando mi è crollata addosso la galleria? Va' al diavolo coi tuoi discorsi».
Era una situazione tale che non riuscii
nemmeno ad aprir bocca e me ne andai in silenzio. Ci furono però alcuni
minatori che si preoccuparono di lui. Erano veri cristiani. Gli mostrarono la
via che conduce a Gesù, sulla quale Dio ci dona la salvezza. E così ebbe inizio
un grande cambiamento in quest'uomo. Trovò perdono per i suoi peccati e vera
pace con Dio.
Un giorno andai a trovarlo. Era nella
sedia a rotelle, sulla strada davanti al suo appartamento. (Nel frattempo
eravamo divenuti talmente amici da darci del tu.) Mi sedetti sull'uscio accanto
a lui, poiché mi accorsi che mi voleva confidare qualcosa d'importante. Infatti
cominciò:
"Sai", mi disse, "ho la
sensazione che non starò più a lungo su questa terra. Però so anche dove andrò
quando chiuderò gli occhi. Quando sarò davanti a Dio mi prostrerò ai suoi piedi
e lo ringrazierò di avermi rotto la spina dorsale."
"Ma Amsel! Cosa dici?"
esclamai.
Amsel sorrise e mi spiegò: "Se non
fosse capitato questo incidente, avrei continuato ad allontanarmi da Dio fino a
giungere all'inferno. Ecco perché Dio ha dovuto intervenire in modo così
drastico, per attirarmi verso suo Figlio, il mio Salvatore. Sì, è stata dura.
Ma è servito per la mia salvezza eterna."
Fece una pausa, poi proseguì lentamente:
"È meglio entrare storpio in
paradiso piuttosto che camminare con due gambe verso l'inferno".
Presi la sua mano e gli dissi:
"Amsel, sei stato nella dura scuola di Dio. Ma non invano. Hai imparato la
lezione."
(Wilhelm Busch)
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