LA GIOIA ... NELLA MORTE
Potrò io, comune mortale, morire cantando, come Francesco d'Assisi?
Sì, potrai morire anche tu "cantando", a due sole condizioni:
§ 1- che tu ti vada lentamente convincendo che... la morte non esiste;
2- che ti metta serenamente nel cammino dell'accettazione e dell'attesa.
Sforzati di ritenere che la morte non è la fine di tutto, non è una sciagura, non è un dramma, ma è semplicemente:
o - un passaggio,
o - "mutare stanza",
o - un cambiare dimora,
o - un passare da un modo di essere a un altro modo più gioioso e glorioso.
Con la
morte la vita «non è tolta, ma trasformata; e, mentre si distrugge la dimora di
questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo».
Non
temere la sua venuta, perché quando essa verrà, sarà in buona compagnia; verrà
col Signore, che ti si presenterà in veste di Padre, di Amico, di Sposo, e ti
accoglierà con atteggiamento di festa.
Ti dirà
queste esaltanti parole:
- vieni!
-
finalmente!
- entra nel gaudio del tuo Signore!
La morte è il biglietto d'invito alle "nozze del re": tu come commensale importante e atteso, hai già il tuo posto assegnato: come non attendere con gioia questa chiamata regale?
Dal
libro: VOGLIA DI PARADISO
† CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE PER UNA BUONA MORTE †
Potente Protettore e amato Padre mio San Giuseppe, Sposo della Regina degli Angeli, Maria Santissima, Madre di Dio e Signora nostra, padre verginale di Gesù, e speciale Protettore e avvocato dei peccatori agonizzanti, io, miserabile peccatore, confidando nella tua amorosa pietà, con il desiderio di amarti e servirti al cospetto di Gesù, mio dolce Redentore, di Maria Santissima, tua sposa e alla presenza di tutta la corte celeste, ti eleggo in questo giorno per mio speciale Protettore, avvocato e difensore, per tutte le azioni della mia vita e l'agonia della mia morte e da oggi per sempre mi consacro come servo, schiavo, figlio e tuo devoto, e come tale mi consegno a Te in tutti i modi possibili con una perfetta donazione.
E Tu,
sovrano Patriarca, usa con me misericordia nell'ora tremenda e nell'agonia
della mia morte. E quando mi mancheranno le forze, e la mia lingua non potrà
invocarti, quando i miei occhi non vedranno più la luce e avrò perso il senso
dell'udito, e non potrò ricevere favori umani, ricordati, o Padre mio, delle
suppliche che ora presento davanti alla tua compassionevole pietà e tenerissima
misericordia, proteggimi in quell'ultimo giorno e in quel momento di estrema
necessità, perché aiutato dal tuo patrocinio, io muoia nella grazia del Signore,
libero da tutti i miei nemici e collocato tra i beati di Dio, che spero di
lodare per tutta l'eternità in tua compagnia. Amen.
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