MEGLIO ESSERE PRIVI DELLA PAROLA, ANZICHE' FARE MALE AL PROSSIMO CON CATTIVI CONSIGLI O OFFENDENDO DIO




Un tale è stato offeso ed avendo il cuore gonfio di rabbia, racconta tutto ad un amico; costui risponde: E perché non vendichi l'offesa? Hai ricevuto uno schiaffo? Dagliene due! Ti ha tolto l'onore? Inventa una calunnia contro l'offensore... Devi farti rispettare! Chi si fa agnello, facilmente è mangiato dal lupo! Dietro queste parole, l'offeso stabilisce di vendicarsi e va a fare un male all'offensore. Di quanti peccati carica la sua coscienza, chi ha consigliato la vendetta!... Una persona va ogni giorno a Messa e riceve la Santa Comunione. Una amica suggerisce: Non andare spesso in Chiesa; basta andarvi la domenica. Perché tante Comunioni? Basta una di tanto in tanto. Un tale ha letto un libro cattivo; ne parla a conoscenti e ne, suggerisce la lettura. Un altro, appassionato del cinema, consiglia di andare a vedere qualche film poco buono. Tutti costoro sono rei di cattivi consigli, hanno apportato tanto male spirituale al prossimo e meritano un severo giudizio al tribunale di Dio. E' meglio essere privi della parola, anziché fare male al prossimo con cattivi consigli.

(IL VERO AMORE don Giuseppe Tomaselli, esorcista salesiano, servo di Don Bosco ed erede di Padre Pio)

 

NON RIFERIRE NIENTE!

E' un peccato contro la carità il riferire all'interessato quanto di male si è udito sul suo conto. Dice lo Spirito Santo: Hai udito qualche cosa contro il tuo fratello? Lasciala, morire in te! Quanto male si fa a rapportare le cose! Ignorantemente si può credere di fare un bene, ma in realtà si offende la carità. Un insulto, una critica fatta alla presenza. dell'interessato, produce dei cattivi effetti quasi sempre; ma quando questo avviene, per così dire, dietro le spalle, e una terza persona va a riferire ogni cosa, allora gli effetti possono essere pessimi; è come una pugnalata alla schiena. Quante volte in conseguenza di una parola riportata, sono nati rancori ed odi per tutta la vita!... Quante risse e qualche volta anche omicidi! Chi rapporta il male, è come colui che appicca il fuoco alla polveriera.

(IL VERO AMORE don Giuseppe Tomaselli)

 

ASCOLTA, O BESTEMMIATORE!

Nei dintorni di Napoli, presso un'osteria, giocavano alle bocce lungo la strada alcuni operai bevitori. La strada era sormontata da un arco e sotto di questo trovasi una piccola nicchia con l'immagine della Madonna col Bambino Gesù. Uno dei giocatori, perdendo, bestemmiava come un indemoniato. I suoi occhi si posarono sull'immagine di Maria Vergine ed invece di smettere di bestemmiare a tale vista, si rivolse con parole ingiuriose contro la Madonna e le scaraventò la boccia di legno che teneva in mano. La colpì in faccia. Maria Santissima avrebbe potuto rispondere all'atto sacrilego con una punizione; però da Madre pietosa rispose con un miracolo: l'immagine dipinta si animò. Mosse gli occhi, vennero giù delle lacrime e la guancia colpita dalla boccia cominciò a sanguinare. Quei giocatori s'inginocchiarono e chiesero perdono delle bestemmie. A ricordo del prodigio venne innalzato un maestoso tempio in quel luogo e fu conservata la miracolosa immagine, sotto il titolo della «Madonna dell'Arco».

(I PECCATI DI LINGUA di don Giuseppe Tomaselli)

 

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