POVERI, ISOLATI E INCOMPRESI, QUANTO È DURA LA VITA DELL’ESORCISTA. IN ITALIA SONO 283. MA IN QUASI 40 DIOCESI NON SI CREDE ALL’ESISTENZA DEL DIAVOLO
Forse avrebbe meritato un po’ più di attenzione da parte dei media l’accurata ricerca del G.R.I.S – unica nel suo genere – sul numero ufficiale degli esorcisti presenti nel nostro Paese e in Europa.
Sì perché proprio su questi numeri c’è
stata fino ad ora una confusione incredibile.
In primo luogo perché le diocesi non
sempre comunicano tra di loro.
E in secondo luogo perché spesso si
confonde il numero degli esorcisti operativi con il numero degli iscritti all’A.I.E,
l’Associazione internazionale degli esorcisti – fondata dal grande padre Gabriele
Amorth – riconosciuta recentemente dalla Santa Sede ma la cui iscrizione,
ovviamente, non è obbligatoria per i cacciatori di diavoli.
Ecco i numeri della ricerca (a cui hanno
partecipato l’Università di Bologna e un ateneo pontificio):
in Italia gli esorcisti dichiarati sono
283 (le diocesi sono 226). Per la ricerca sono state contattate tutte le
diocesi italiane riuscendo a ottenere risposte (questo è un ottimo risultato)
da 197 enti ecclesiastici, dei quali 160 hanno confermato la presenza di uno o
più esorcisti; 37 ne sono sprovvisti.
Quindi in 37 diocesi non esistono
esorcisti o forse non si crede all’esistenza del diavolo. Fate voi. Questo mi
sembra un dato importantissimo, soprattutto perché le persone che hanno bisogno
di esorcisti e che risiedono in uno di questi territori sono costrette ad
andare nelle diocesi che hanno esorcisti.
Per quel che riguarda le altre diocesi,
13 non hanno trasmesso i dati richiesti, 5 hanno rifiutato di partecipare alla
ricerca (chissà perché) e 11 non hanno mai risposto.
Altro dato: da un questionario compilato
dagli interessati si evince che l’80,2% delle diocesi non dispone di
responsabili per l’esorcismo.
Ma soprattutto (e io lo trovo
gravissimo) non esiste un registro con il numero delle persone che richiedono
l’intervento dell’esorcista e degli esorcismi effettivamente eseguiti. Tradotto
vuol dire che non sappiamo effettivamente di quante persone potrebbero soffrire
di questo disturbo.
Infine, solo il 3,6% delle diocesi
italiane dispone di uno staff specialistico di supporto all’esorcista e il 2,2%
di sacerdoti non incaricati esercitano il ministero in maniera illecita. Quindi
i cosiddetti abusivi sono pochi.
Padre Francois Dermine (esorcista e
presidente del G.R.I.S):
“L’esorcista incaricato dal vescovo è un esorcista scaricato che non gode
dell’appoggio degli altri membri del clero”.
Fonte Canale Telegram: t.me/esorcismobot
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