Mentre stavo per terminare la Via Crucis, il Signore cominciò a
lamentarsi delle anime dei religiosi e dei sacerdoti, perché queste anime
elette mancano di amore.
«Permetterò che
vengano distrutti i conventi e le chiese». Risposi: «Ma, Gesù, tante anime
nei conventi tutti Ti lodano». Il Signore rispose: «Questa lode ferisce il Mio
Cuore, poiché l’amore è stato bandito dai conventi. Anime senza amore e senza
spirito di sacrificio, anime piene di egoismo e d'amor proprio, anime superbe e
presuntuose, anime piene di perfidia e d'ipocrisia, anime tiepide che hanno
appena quel tanto di calore per mantenersi in vita esse stesse. Il Mio Cuore
questo non lo può sopportare. Tutte le grazie che riverso su di loro ogni
giorno, scivolano via come sopra una roccia. Non li posso sopportare, poiché
non sono né buoni né cattivi. Per questo ho fatto sorgere i conventi, perché
venisse santificato il mondo per mezzo loro; da essi deve scaturire una potente
fiamma d'amore e di sacrificio. E se non si convertiranno e non si infiammeranno
del primitivo amore, li consegnerò allo sterminio di questo mondo... Come
potranno sedere sul trono promesso, a giudicare il mondo, se le loro colpe sono
più gravi di quelle del mondo, e senza penitenza, senza riparazione?... O
cuore, che Mi hai ricevuto la mattina e a mezzogiorno avvampi di odio contro di
Me sotto le forme più svariate! O cuore, ti ho forse scelto in modo particolare
perché tu Mi procurassi maggiori sofferenze? I grandi peccati del mondo
feriscono il Mio Cuore quasi in superficie, ma i peccati di un'anima eletta Mi
trafiggono il Cuore da una parte all'altra...». Quando cercai d'intervenire a
loro favore, non mi riuscì di trovare nulla per giustificarli e, non potendo in
quel momento nemmeno escogitare qualcosa a loro difesa, il dolore mi strinse il
cuore e piansi amaramente. Allora il Signore mi guardò benevolmente e mi
consolò con queste parole: «Non piangere, c'è anche un gran numero di anime che
Mi amano molto, ma il Mio Cuore desidera essere amato da tutti e poiché il Mio
amore è grande, per questo li minaccio e li punisco...».
(Rivelazione di Gesù
Misericordioso a Santa Faustina Kowalska, Diario di Santa Maria Faustina Kowalska, La Misericordia di Dio nella mia anima,
LEV, 2007, VI quaderno, nn. 1702-1703).
Il
più tremendo Purgatorio lo hanno i preti che non sono stati fedeli e hanno dato
cattivo esempio ed hanno cagionato molto dolore al Signore
Se non hanno la grazia di soffrire molto prima della loro morte e di
pentirsi amaramente e totalmente, hanno un atroce Purgatorio. Avviene spesso
che anche i sacerdoti si convertano interamente e diano ancora gioia a nostro
Signore. Ma quando mancano questa radicale conversione e coscienza, quando il
cammino al cuore di Dio è ancora troppo lungo, quando c'è solo una vaga
preparazione all'eternità, solo un debole riannodarsi all'amore misericordioso:
oh, quanto Nostro Signore ha da dire nel loro santo giudizio! Ma come sono
felici questi sacerdoti, perché non si sono perduti! Ci sono sacerdoti che
devono rimanere nel Purgatorio fino alla fine dei tempi. Con nessuno è il buon
Dio così severo, perché nessuno può peccare quanto un sacerdote che dimentichi
il suo dovere. Ma con i sacerdoti solitari e distaccati dal mondo, Dio è così
buono, così amoroso, che essi presto, presto giungono in Cielo. Anche con i
sacerdoti pentiti, ai quali molto deve perdonare, Egli è tanto buono: ma tutto
deve essere espiato... Non posso descrivere quanto Dio è severo davanti al
dovere sacerdotale, e quanto severamente saranno giudicati i sacerdoti... Un
sacerdote che ha una volontà interamente buona non deve avere mai timore: egli
esperimenterà inattesa ed inimmaginata tanta clemenza e bontà di Dio. Se un
sacerdote ha inteso sempre agire rettamente e non ha avuto attaccamenti
profani, si troverà bene e così un sacerdote che abbia attinto la sua gioia
solo in Gesù Sacramentato. Queste anime saranno semplicemente sciacquate dal
Sangue Prezioso, poi sollevate nel Cielo. Ma io non oso, quasi non posso
guardare, quando vedo tanti preti nelle più lontane profondità del Purgatorio,
quando vedo che hanno fatto tanto male al buon Dio, stringendo legami col mondo
e cogli uomini, dimentichi della loro dignità. Mio Dio, questi preti stanno
tremanti davanti al loro Dio ed espiano una colpa terribile. Ma quando il
pentimento li ha trapassati, il Buon Dio diviene nuovamente benigno e li
riconduce alla patria... Così amorosamente.
Fonte: IL MISTERO DEL PURGATORIO con imprimatur.
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