I PECCATI CHE MANDANO IN PURGATORIO



Esorto tutti a leggere e meditare attentamente questo articolo perché aiuterà a comprendere meglio il vero significato della “Misericordia di Dio” e che non si entra in Paradiso “senza aver pagato fino all’ultimo spicciolo” (Matteo 5, 21).


Qualunque peccato mortale, dunque, non espiato e qualunque infrazione alla legge e ai doveri del proprio stato manda l'anima in Purgatorio, dove si estingue del tutto il reato di pena. In pratica, perciò, sono soprattutto i peccati veniali che mandano in Purgatorio.

Una certa elencazione dei peccati mortali e veniali ce la dà San Cesario di Arles (470542) nel suo sermone 104:

«Quantunque l'Apostolo abbia ricordato molti peccati mortali, noi, tuttavia, per non dar l'impressione di voler indurre alla disperazione, li elenchiamo brevemente: il sacrilegio, l'omicidio, l'adulterio, la falsa testimonianza, il furto, la rapina, la superbia, l'invidia, l'avarizia, l'ira prolungata, l'ubriachezza ripetuta, si trovano tutti tra questi peccati mortali. Chi s'è trovato in dominio di qualcuno di questi peccati, se non se ne sarà corretto com'è d'obbligo, e, avendone avuto il tempo, non ne abbia fatto prolungata penitenza e non abbia distribuito larghe elemosine astenendosi da quei peccati non potrà esser purifìcato da quel fuoco di breve durata, di cui parla l'Apostolo, ma brucerà senza speranza nel fuoco eterno. Benché siano noti a tutti, pure è necessario che, non potendo rifèrirli tutti, nominiamo qualcuno di quelli che sono i peccati veniali. Ogni volta che uno prende più cibo o più bevanda di quanto non gli sia necessario, sappia che ha commesso un peccato veniale. Quando uno parla più di quel che deve, o tace più del necessario... Noi non crediamo che questi peccati uccidano l'anima, ma la rendono come piena di piaghe e di ripugnante scabbia e così deforme, da non permettere, se non a stento o con grande confusione, di giungere all'abbraccio dello Sposo celeste ... Se non benediremo Dio nelle tribolazioni e se con buone opere non sconteremo i nostri peccati, resteremo nel purgatorio per tutto il tempo necessario affinché i suddetti peccati veniali siano bruciati come legna, come fieno, come stoppa."

San Cesario ne ha anche per chi afferma di non temere il Purgatorio basta che si sia scongiurato l'Inferno. Egli continua: “Ma qualcuno può dire: A me non importa di aspettare, purché arrivi alla vita eterna. Nessuno parli così, fratelli carissimi, perché quel fuoco purificatore sarà più insopportabile di tutte le pene che si possono pensare, vedere, provare in questo mondo”».


Fonte: IL PURGATORIO VISTO DAI SANTI

 

Vi rimando all’articolo seguente per riflettere meglio su questa grave mancanza che tanti cristiani commettono in modo negligente ed è la causa frequente per cui ci vanno tante anime in Purgatorio, facendo un Purgatorio anche molto lungo:

https://laudatetrogate.blogspot.com/2020/11/le-confessioni-mal-fatte.html

 

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