ESISTE LA MALATTIA DELL’ANIMA?

 

 

Pareri di medici ed esorcisti su un tema molto attuale e allo stesso tempo molto diffuso e molto delicato come questo.


Scrive la dott.ssa Marisa Giudice:

«Da medico ho sempre pensato che nell’uomo esistano due tipi di malattia: il male fisico e quello psichico. Da quando collaboro con un esorcista, ho capito come, in realtà, esista anche un terzo tipo di malattia: “la malattia dell’anima”. Dai racconti delle persone è un dolore continuo, totalizzante, che consuma giornalmente, come un cancro, e spoglia lentamente della gioia di vivere. Non se ne comprende la ragione e poiché coinvolge sia il corpo che la mente, spinge a una ricerca esasperata di un rimedio, attraverso un calvario fatto di visite mediche, di terapie psicoanalitiche, che però non riescono a produrre risultati soddisfacenti, al punto che le persone tentano strade alternative, come l’esoterismo, pur di ottenere un po’ di pace. Dentro se stessi avvertono il buio, il nulla; gli occhi sono privi di quella luce tipica di chi è in pace con se stesso. E’ la conseguenza di un percorso di vita mirato al successo ad ogni costo, al potere, alla soddisfazione dei sensi, all’ appagamento di ogni forma di curiosità. Se al momento tutto ciò è ritenuto giusto, negli anni risucchia in uno stato di perenne insoddisfazione, di amarezza, d’incapacità di apprezzare le piccole gioie della vita e i sentimenti positivi lasciano spazio a rabbia, gelosia, egoismo, solitudine. Talvolta la malattia dell’anima non è conseguente a proprie scelte, ma a uno stile di vita sbandato da parte di alcuni membri della famiglia d’origine e, come le malattie ereditarie, anche questa patologia può trasmettersi di generazione in generazione. Il fattore predisponente è sicuramente la frequentazione di medium, cartomanti, di psicosette, l’adesione a pratiche sataniche o uno stile di vita in cui l’occulto è il principale ingrediente. Emil Cioran scrisse: “Il male possiede il duplice privilegio d’essere fascinatore e contagioso”. Tuttavia i sentimenti che accompagnano una persona che ha intrapreso questo tipo di scelta non potranno mai essere di pace e serenità, propri delle persone dedite al prossimo e dall’animo buono. Non bisogna dimenticare!»

 

Differenze tra malattie psichiche e malattie dell’anima

 

Secondo l’esorcista padre Raffaele Talmelli, esorcista della diocesi di Siena, psichiatra e psicologo: «la confusione tra malattie mentali e fenomeni diabolici avviene perché spesso si parla di malattie mentali come “malattie dell’anima”. È bene essere chiari: le malattie dell’anima sono i peccati e i vizi, cioè “atti umani” che, per essere tali, richiedono la “piena avvertenza e deliberato consenso”. Il demonio ci istiga al peccato, ci incita a reiterare i comportamenti peccaminosi fino a renderli “abiti operativi stabili”, cioè vizi».

Le malattie mentali, per loro natura, «intaccano proprio la “capacità di intendere e di volere”; ciò comporta che, per quanto esse possano produrre comportamenti riprovevoli, la responsabilità morale del soggetto agente sia fortemente condizionata dalla gravità della malattia stessa. La Chiesa da sempre invita a “rettamente distinguere” tra intervento diabolico straordinario e malattie psichiche, e a consultare “persone esperte in medicina e psichiatria, competenti anche nelle realtà spirituali” in modo da evitare clamorosi errori».

Tra le malattie che possono far confondere tra disturbo psichico e possessione ci sono quelle «come la schizofrenia, il disturbo ossessivo. In un contesto di psicosi delirante potrebbe, in base ai casi, sembrare una possessione diabolica. Dobbiamo quindi considerare queste patologie con grande attenzione e con la competenza richiesta a questo scopo».

Pertanto il portavoce degli Esorcisti Valter Cascioli chiarisce: «Molte delle cose che abbiamo menzionato coinvolgono persone che nella maggior parte dei casi vivono fuori dalla grazia di Dio, persone che vivono in situazioni di peccato mortale. È chiaro che per un credente il primo passo è riconciliarsi con Dio attraverso la preghiera, la Sacra Scrittura e i sacramenti. La persona può seguire un cammino di fede accompagnata da un padre spirituale. Ovviamente, se queste persone manifestano problemi psichici o medici possono richiedere l’aiuto di uno specialista».

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