Meditazione tratta da Don Giuseppe Tomaselli


Il cuore umano è debole, facilmente si abbatte nel dolore ed ha bisogno di conforto. Il consolare un'anima afflitta è più che dare da mangiare ad un affa­mmato; perciò chi riesce a lenire il dolore altrui, compie un ottimo atto di carità. Siccome la vita è cosparsa di spine, è facile trovare anime afflitte da confor­tare, in casa e fuori. La parola di conforto è come una goc­cia di balsamo sopra una ferita aperta.

Riflessioni dell'autore del blog

Le angosce, le afflizioni, le ansietà, le tensioni appartengono alla nostra natura umana, possono fa parte del nostro apparato emotivo comportamentale, oppure essere mosse dalle situazioni dolorose e tristi della nostra vita che ci attanagliano, e ci fanno perdere perfino la pace del cuore. In queste situazioni di estrema fragilità emotiva, morale e mentale urge il bisogno di essere consolati, di essere ascoltati e di sentire la vicinanza di qualcuno. Le consolazioni umane, però, non sono sempre esaudienti e sufficienti, ma capita che possiamo essere abbandonati dalle persone a noi care, e proprio in tali circostanze abbiamo bisogno di una forza che viene da dentro l'anima, quella consolazione interiore che viene dallo Spirito Santo Paraclito, che come olio di letizia risana le nostre ferite e ci dona quella consolazione spirituale che rigenera e illumina la nostra mente e il nostro cuore, e ci dona il coraggio di rialzarci e di riprendere il nostro cammino. 

† Gesù abbi pietà di noi, Gesù guariscici, Gesù salvaci, Gesù liberaci. Spirito Santo Eterno amore, vieni a noi con i tuoi ardori, vieni ed infiamma i nostri cuori. Amen 


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